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Il turismo responsabile è anche un turismo sostenibile. Responsabile, si riferisce ad un atteggiamento individuale di rispetto dei luoghi e delle persone che si incontrano. Sostenibile si riferisce ad una politica di sviluppo turistico proficua per tutti gli interessati.
La responsabilità del turista è importante componente della sostenibilità del turismo, ognuno di noi è prodotto degli incontri fatti e dei luoghi attraversati….
La pratica del turismo responsabile è qualcosa che riguarda il rapporto con gli altri e con i luoghi dove essi vivono, poiché il turismo è comunque un “girotondo di anime”.
Il buon turista non è un colono e nemmeno un missionario.
Non viaggia per penitenza e nemmeno per trasgredire. Il buon turista viaggia perché ama il mondo. Il vero viaggiatore, mentre viaggia mette in discussione i valori della propria civiltà, il turista classico cerca invece conferme della loro universale validità.
L’Organizzazione mondiale del turismo ha individuato tre caratteristiche irrinunciabili del turismo sostenibile (e quindi anche responsabile) :
1) Le risorse ambientali devono essere protette
2) Le comunità locali devono beneficiare del turismo sia in termini di reddito sia in termini di qualità della vita (non sempre le due cose coincidono).
3) I visitatori devono vivere una esperienza di qualità
Negli ultimi anni sono stati elaborati molti documenti che descrivono la possibilità di un turismo migliore. Sono carte etiche, decaloghi, ecc, ma l’idea di fondo è quella di orientare l’utenza verso comportamenti corretti. Tra questi documenti citiamo Carta di Lanzarote -1995- Conferenza mondiale sul turismo sostenibile Carta di identità per viaggi sostenibili (Fonte : AITR ass.italiana turismo responsabile) Codice etico per viaggiatori (fonte : center for responsable tourism).


VIAGGIO IN MALAWI

Il turismo responsabile è anche un turismo sostenibile.
Responsabile un atteggiamento individuale di rispetto dei luoghi e delle persone che si incontrano Sostenibile si riferisce ad una politica di sviluppo turistico proficua per tutti gli interessati.
Viene qui proposto un viaggio di “gemellaggio” in Malawi. La visita ad una comunità “gemella” è qualitativamente diversa da quella del turista. In questo caso noi ci fermiamo in casa dell’Altro e nella sua cultura.
Nascono quindi delle relazioni, ed il viaggio è contraddistinto da un senso di appartenenza alla comunità ospitante. L’appartenenza include un legame, e chi fa visita di gemellaggio si assume una responsabilità. Si tocca il livello morale, oltre che quello “estetico” che pure c’è.
La visita di gemellaggio crea familiarità e fiducia , ribadendo l’antica idea di ospitalità, come uno spazio ed un tempo dedicato affinchè ospite ed ospitante possano guardarsi, riconoscersi, senza il timore del nuovo e dell’estraneo.
E’, come suggerisce l’etnolgia, un entrare a piedi scalzi , togliendosi le scarpe occidentali, nella casa dell’ospite, con curiosità ma anche con interesse e partecipazione, disponibili a comprendere.
Un viaggio in Malawi è un viaggio nel paese che è quart’ultimo al mondo per reddito pro-capite.
Accompagnati da questa consapevolezza, saremo ospiti in una struttura, una guest-house, dagli standard ottimi in rapporto alla realtà del paese, ma soprattutto saremo ospiti di uomini e donne dall’accoglienza di standard elevatissimo!
La preparazione del viaggio risiede intanto nella nostra mente e nel nostrocuore, ma potrà anche avvalersi di molto materiale a disposizione oltre che del confronto con coloro che già questo viaggio hanno effettuato ed hanno la disponibilità a raccontare, consigliare, avvertire
A questo proposito è disponibile una scheda, per coloro fossero interessati con riferimento a vaccinazioni necessarie, bagagli, clima, descrizione alloggi, ecc.
Alla bellezza dei paesaggi malawiani, alla piacevolezza dei rapporti umani, si aggiunge la gratificazione che questo viaggio, volo aereo escluso, coinvolge direttamente ed economicamente solo la gente del posto, i cibi del posto, i prodotti locali.
Ogni euro speso, o meglio ogni Kwacha speso, rimarrà in loco ed andrà a contribuire ai progetti iniziati.
E’ previsto ,per conoscerci e per costruire insieme un programma definitivo un incontro pre-viaggio durane il quale verranno date informazioni, anche le più pratiche, raccomandazioni sanitarie, ecc
Nel determinare il costo del viaggio sarà esplicitata la modalità con la quale viene distribuita la quota prevista, che, oltre ad essere destinata alle esigenze del viaggiatore (trasporti, per es.) prevede un contributo ad uno dei progetti visitati in viaggio Programma di massima
Qui alcune foto della nostra Guest House:

giorno – Arrivo a Lilongwe, capitale del paese, e trasferimento verso la casa degli ospiti, presso Mangochi, in auto o in autobus privato (dipende dal numero dei partecipanti)-350 Km circa su strada normalmente asfaltata, accompagnati dalla sfolgorante bellezza dei paesaggi e dalla vita che scorre lungo i bordi delle strade – Circa 5 ore di percorrenza – Sistemazione nelle camere (singole o doppie o per famiglia, tutte con bagno privato e doccia, zanzariere)
giorno – Visita alle strutture annesse al villaggio, asilo, scuola primaria e secondaria, centro nutrizionale, centro per le donne. Incontreremo centinaia di sorrisi e canti di benvenuto! Il pomeriggio viene dedicato all’esplorazione dei dintorni, con visita a Mangochi città con il suo coloratissimo ed affollato mercato
giorno- Visita ad uno o più villaggi amici,e con l’aiuto di un interprete, socializzazione con gli abitanti- In genere si visitano anche i campi legati al progetto granoturco, accompagnati dal capo villaggio e dalla gente, molto fiera di mostrare i risultati raggiunti!
giorno – Visita a Mua,la prima missione del Malawi, fondata ai tempi di Livingstone, museo etnografico, parco e fiume .
giorno- Visita a Namwera, bellissimo villaggio in collina, con sosta presso le suore bergamasche .
giorno – Visita al parco nazionale di Liwonde , tra scimmie e impala, se siamo fortunati anche elefanti...escursione anche nel parco acquatico, con ippopotami a distanza ravvicinata! Al rientro sosta al mercato dell’artigianato di Liwonde
giorno- Visita , ad un villaggio gemellato, o a Malindi, villaggio di pescatori, e poi, nel pomeriggio, relax da turisti veri! Al lago, presso uno dei pochissimi villaggi turistici del Malawi, in stile africano, di standard molto elevato. Spiaggia, nuotate nel lago od in piscina, cena al ristorante, ecc. insomma per prepararci al rientro nel Nord del mondo…
giorno – Partenza, e l’Africa già ci mancherà….. Le abbondanti colazioni verranno consumate tutte presso la casa degli ospiti, come le cene ed i pranzi, ad eccezione della cena dell’ultima sera e dei pranzi a Mua , a Namwera, e nel parco nazionale.

Costi ipotizzabili:

Viaggio aereo : il costo è variabile, dipende dalla linea aerea scelta e dalla stagione in cui si effettua il viaggio (preferibilmente in primavera-estate, per evitare la stagione delle piogge) In ogni caso si tratta di una cifra di 900- 1000 €, destinata a salire in agosto.
La permanenza presso la casa dell’ospite costa 30 €. al giorno cadauno, comprendendo oltre che il vitto, anche il costo dei traporti da e per l’aereoporto, ed i numerosi trasporti della settimana. Ogni pasto “fuori casa” poiché saremo ospiti di strutture missionarie verrà pagato con offerte da decidere insieme, anche in relazione al numero di viaggiatori. Mediamente almeno 10 €. a testa.
Per i pasti in ristorante (Villaggio turistico e parco) considerare una spesa media di 10-20 €. cadauno Solitamente il gruppo raccoglie una somma da considerarsi come “mancia” per l’autista , per i ragazzi della cucina, per i guardiani della struttura. Anche in questo caso la cifra viene determinata dal gruppo stesso.
Ogni altra eventuale offerta alle strutture ospitanti è del tutto libera e volontaria . A questo punto non rimane che preparare i bagagli e partire, sapendo che torneremo certamente più felici….

bibliografia minima Duccio Canestrini, Turistario, Luoghi comuni dei nuovi barbari. Baldini e Castoldi
Duccio Canestrini, Andare a quel paese, Feltrinelli
Leed Eric, La mente del viaggiatore. Dall’Odissea al turismo globale AA.VV. L’Africa non è uno zoo (dossier di Nigrizia, settembre 1997) SundermeierComprendere lo straniero Queriniana

 


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